Custodi di
Cosa ne sarà del mondo se
non lo possiamo amare
cosa ne sarà delle mani se
non sappiamo dare
non sappiamo dare
Cosa ne sarà della diversità
al buio è tutto uguale
e cosa ne sarà dei confini se
questa terra non è mia né tua
è nostra
siamo solo dei custodi
Il mondo
è una culla d'amore che
non sento più dondolare
e cosa ne sarà di quel sogno se
non riusciamo più a dormire
Cosa ne sarà
Cosa ne sarà del dolore se
non riusciamo più a soffrire
e cosa ne sarà del potere se
questa terra non è mia né tua
è nostra
siamo solo dei custodi
Il mondo
è una culla d'amore che
non sento più dondolare
e cosa ne sarà di quel sogno se
non riusciamo più a dormire
Cosa ne sarà
Le parole.
Le parole contano
dille piano...
non lo possiamo amare
cosa ne sarà delle mani se
non sappiamo dare
non sappiamo dare
Cosa ne sarà della diversità
al buio è tutto uguale
e cosa ne sarà dei confini se
questa terra non è mia né tua
è nostra
siamo solo dei custodi
Il mondo
è una culla d'amore che
non sento più dondolare
e cosa ne sarà di quel sogno se
non riusciamo più a dormire
Cosa ne sarà
Cosa ne sarà del dolore se
non riusciamo più a soffrire
e cosa ne sarà del potere se
questa terra non è mia né tua
è nostra
siamo solo dei custodi
Il mondo
è una culla d'amore che
non sento più dondolare
e cosa ne sarà di quel sogno se
non riusciamo più a dormire
Cosa ne sarà
Le parole.
Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
Sbocciano i fiori sbocciano,
e danno tutto quel che hanno in libertà,
donano non si interessano,
di ricompense e tutto quello che verrà,
mormora la gente mormora
falla tacere praticando l'allegria,
giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.
Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te
Mi son' detto un poeta non scrive soltanto per sé
c'è qualcosa che arriva di notte e poi spinge l'inchiostro
puoi trovare un senso nascosto
una porta che si apre al confine tra sogno e realtà
Ma il futuro è già in viaggio incurante del nostro rumore
orizzonti crollati negli occhi di chi guarderà
quella luna su quel mare lontano
dove i sogni ora attendono chi liberarli potrà
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
e mi troverai nell'azzurro al tramonto sui campi
e mi troverai dentro di te
E ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te, ora che
comincia a farmi male la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere non è possibile
e non dirmi poi che sarebbe lo stesso
c’è qualcosa di te che oramai è già parte di me
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
finché un giorno poi capirai che le cose che cerchi
le hai lasciate qua dentro di me
Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te, ora che
ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te
La mia strada non è la tua...
Grigio colore di giorni interminabili
uguali le ombre
corte sotto i piedi
Ansia che lontano non vede
umidi pensieri
attesa di nulla
Nascondo i sogni tra gocce invisibili di destino
che tutto assimila ed assomiglia
Scende dentro l’anima
l’assenza di colore
oltre il silenzio
il grido forte di un indomabile cuore
S' attarda l’apparenza
consapevole presenza di luce
dietro freddi giudizi celata
Nebbia
solo nebbia
Mary
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
Sbocciano i fiori sbocciano,
e danno tutto quel che hanno in libertà,
donano non si interessano,
di ricompense e tutto quello che verrà,
mormora la gente mormora
falla tacere praticando l'allegria,
giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.
E MI TROVERAI
Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te
Mi son' detto un poeta non scrive soltanto per sé
c'è qualcosa che arriva di notte e poi spinge l'inchiostro
puoi trovare un senso nascosto
una porta che si apre al confine tra sogno e realtà
Ma il futuro è già in viaggio incurante del nostro rumore
orizzonti crollati negli occhi di chi guarderà
quella luna su quel mare lontano
dove i sogni ora attendono chi liberarli potrà
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
e mi troverai nell'azzurro al tramonto sui campi
e mi troverai dentro di te
E ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te, ora che
comincia a farmi male la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere non è possibile
e non dirmi poi che sarebbe lo stesso
c’è qualcosa di te che oramai è già parte di me
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
finché un giorno poi capirai che le cose che cerchi
le hai lasciate qua dentro di me
Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te, ora che
ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te
La mia strada non è la tua...
Amico mio, io non sono cio' che sembro.
L'apparenza e' come un abito che indosso
un abito che protegge me dai tuoi interrogativi
e te dalle mie negligenze.
Amico mio, l'"io" dimora in me nella casa del silenzio
e li rimarrà per sempre
impercettibile e inavvicinabile.
Non voglio che tu creda ciecamente in cio'
che dico o faccio, le mie parole e le mie azioni infatti
non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze resi tangibili.
Quando tu dici "Il vento spira verso est"
io confermo "Sì, spira proprio in quella direzione"
perchè non voglio che tu sappia che la mia mente
non dimora nel vento ma nel mare.
Tu non puoi capire i miei pensieri
trasportati dalle onde, ne' voglio che tu lo faccia.
Preferisco navigare da solo. Quando da te e' giorno, da me e' notte;
e pure descrivo il mezzogiorno che danza sulle colline e
la furtiva ombra purpurea che attraversa la valle
perche' tu non puoi udire il canto della mia oscurita'
ne' vedere il battito delle mie ali contro le stelle
del resto, meglio così.
Rimarro' solo con la mia notte.
Quando tu ascendi al Paradiso
io scendo dall'Inferno
e quando, dalla riva opposta del golfo che ci separa
mi chiami: "compagno, amico" a mia volta ti chiamo "compagno, amico"
poiche' non voglio che tu veda il mio Inferno.
La fiamma ti brucerebbe gli occhi
e il fumo ti invaderebbe le narici.
Restero' all'Inferno da solo.
Tu ami la verita'
la bellezza,
la giustizia
e io per amor tuo dico che amare e' giusto e decorosoanche se dentro di me rido del tuo amore.
Ma non voglio che tu lo veda.
Amico mio, tu sei buono, cauto e saggio
certo, sei perfetto.
Anch'io, benche' sia pazzo,
quando parlo con te lo faccio con saggezza e con cautela
mascherando la mia pazzia. Saro' pazzo da solo.
Amico o nemico che tu sia,
come posso farti capire?
Anche se camminiamo insieme,
mano nella mano, la mia strada non e' la tua.
*Gibran*
SOLO NEBBIAL'apparenza e' come un abito che indosso
un abito che protegge me dai tuoi interrogativi
e te dalle mie negligenze.
Amico mio, l'"io" dimora in me nella casa del silenzio
e li rimarrà per sempre
impercettibile e inavvicinabile.
Non voglio che tu creda ciecamente in cio'
che dico o faccio, le mie parole e le mie azioni infatti
non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze resi tangibili.
Quando tu dici "Il vento spira verso est"
io confermo "Sì, spira proprio in quella direzione"
perchè non voglio che tu sappia che la mia mente
non dimora nel vento ma nel mare.
Tu non puoi capire i miei pensieri
trasportati dalle onde, ne' voglio che tu lo faccia.
Preferisco navigare da solo. Quando da te e' giorno, da me e' notte;
e pure descrivo il mezzogiorno che danza sulle colline e
la furtiva ombra purpurea che attraversa la valle
perche' tu non puoi udire il canto della mia oscurita'
ne' vedere il battito delle mie ali contro le stelle
del resto, meglio così.
Rimarro' solo con la mia notte.
Quando tu ascendi al Paradiso
io scendo dall'Inferno
e quando, dalla riva opposta del golfo che ci separa
mi chiami: "compagno, amico" a mia volta ti chiamo "compagno, amico"
poiche' non voglio che tu veda il mio Inferno.
La fiamma ti brucerebbe gli occhi
e il fumo ti invaderebbe le narici.
Restero' all'Inferno da solo.
Tu ami la verita'
la bellezza,
la giustizia
e io per amor tuo dico che amare e' giusto e decorosoanche se dentro di me rido del tuo amore.
Ma non voglio che tu lo veda.
Amico mio, tu sei buono, cauto e saggio
certo, sei perfetto.
Anch'io, benche' sia pazzo,
quando parlo con te lo faccio con saggezza e con cautela
mascherando la mia pazzia. Saro' pazzo da solo.
Amico o nemico che tu sia,
come posso farti capire?
Anche se camminiamo insieme,
mano nella mano, la mia strada non e' la tua.
*Gibran*
Grigio colore di giorni interminabili
uguali le ombre
corte sotto i piedi
Ansia che lontano non vede
umidi pensieri
attesa di nulla
Nascondo i sogni tra gocce invisibili di destino
che tutto assimila ed assomiglia
Scende dentro l’anima
l’assenza di colore
oltre il silenzio
il grido forte di un indomabile cuore
S' attarda l’apparenza
consapevole presenza di luce
dietro freddi giudizi celata
Nebbia
solo nebbia
Mary